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Attenzione alla Svizzera italiana
Il Canton Ticino ha pagato il prezzo più alto dai precedenti accordi. Con l’iniziativa popolare Bussola chiediamo una cosa semplice: che siano il Popolo e i Cantoni a decidere sui trattati internazionali che condizionano la nostra vita e il nostro lavoro. Il futuro del Ticino e della Svizzera dobbiamo deciderlo noi, non Bruxelles.
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Quale regione di frontiera la Svizzera italiana dipende fortemente dalle relazioni con l'UE. Tuttavia vogliamo portare l'attenzione alle particolarità economiche regionali e alle preoccupazioni della popolazione. Fino ad oggi la libera circolazione delle persone con l’UE ha portato al Ticino soprattutto salari bassi, precarietà e concorrenza sleale.
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La scelta di un semplice referendum facoltativo proposta da Ignazio Cassis e da una parte Consiglio Federale minimizza i rischi reali legati alla “ripresa dinamica” del diritto europeo, presentandola come facoltativa. Nella pratica eserciterà una pressione costante all’allineamento normativo per farci mantenere l’accesso al mercato europeo. La sovranità svizzera viene mantenuta solo formalmente, ma nella pratica sarà smantellata progressivamente. L’idea che la Svizzera possa “andare avanti per la sua strada” mentre accetta di seguire regole e giudizi decisi altrove è contraddittoria.
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L’iniziativa Bussola nasce per difendere l’unico piano che finora ha garantito autonomia e successo alla Svizzera – la neutralità normativa e la democrazia diretta. Difendere milleottocento pagine di accordi a ogni costo, anche quando evolvono verso un’integrazione mascherata, non è pragmatismo: è miopia strategica perchè "il diavolo si nasconde nei dettagli".
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In questo contesto la difesa della democrazia diretta è un aspetto fondamentale: “L’iniziativa Bussola ha effetto retroattivo, rafforza i diritti popolari e protegge la democrazia diretta svizzera, garantendo che siano sempre il Popolo e i Cantoni a decidere su questioni fondamentali: è proprio questo il cuore della nostra sovranità.
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CHI È VERAMENTE CONVINTO DELLA BONTÀ DI UN TRATTATO INTERNAZIONALE NON DOVREBBE TEMERE IL GIUDIZIO DEMOCRATICO DEL POPOLO E DEI CANTONI.
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Ticino, 30 aprile 2025 - AVANTI con Ticino&Lavoro -
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(Basta stamparlo fronte-retro, riempirlo - anche con una sola firma - e spedirlo. È già preaffrancato)
ATTENZIONE - solo firme dello stesso Comune! -